Percorsi
Biotopo
Il Biotopo "Palude di Roncegno" è situato nella parte orientale del Rio Chiavona, ed è facilmente accessibile dalla ciclabile della Valsugana. È uno degli ultimi e più importanti boschi ripariali di fondovalle della Provincia di Trento, di vitale importanza per la riproduzione di numerose specie di anfibi e rettili, nonché per la nidificazione e lo svernamento di uccelli. Il bosco qui è composto da ontano nero e ontano bianco, più varie specie di salice: il luogo ideale per un po’ di birdwatching a caccia dell’airone cenerino, del germano reale e del merlo acquaiolo.
Arte
La Santissima Trinità appare ai santi Pietro e Paolorealizzata per la chiesa di Roncegno nel 1779 è opera del famoso pittore Francesco Guardi. Le sue opere, che raffigurano in larga parte vedute e paesaggi, sono conservate in musei di tutto il mondo: dalla National Gallery di Washington, all’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera.
Incontro di Dante e Beatrice (1906), realizzato dall’artista toscano Ardengo Soffici. Il dipinto riuscì a superare il periodo della Grande Guerra, ma il ciclo di cui era parte, commissionato dai fratelli Waiz, andò quasi totalmente distrutto.
Alcuni percorsi consigliati
Lagorai
- La Bassa e il monte Fravort: Questo trekking permette di raggiungere il monte Fravort, nei pressi della cui vetta è stato recentemente sistemato un bivacco grazie alla collaborazione tra la Sezione Alpini di Roncegno e la Sezione Alpini di Frassilongo, a simboleggiare il rapporto di fratellanza e collaborazione tra le vallate. Nei pressi della vetta sono visibili i resti delle trincee realizzate durante la Prima guerra mondiale.
- Lago delle Prese: Il laghetto è facilmente raggiungibile partendo dalla località Pozze e salendo lungo il sentiero 372B in direzione del rifugio Serot. A inizio giugno, l’anfiteatro naturale creato dal lago alpino, si copre di una moltitudine di rododendri che vengono riflessi dall’acqua del lago, tingendolo di rosso.
- Sentiero della Pace: il sentiero, lungo 520 km, segue il tracciato del fronte italo-austriaco della Prima guerra mondiale, unendo lo Stelvio alla Marmolada: Roncegno, attivamente coinvolta nelle vicende della prima guerra, è interessata dal passaggio del tracciato. Sul percorso sono posizionati dei segnavia riportanti una colomba, simbolo di pace.
- Chiesetta Sant’Osvaldo: Si tratta di un sentiero di facile percorrenza e adatto ad escursionisti di tutte le età. Dopo 1,3 km di percorso interamente immerso nel bosco, si arriva alla Chiesetta di Sant’Osvaldo, eretta a memoria dei caduti della cruenta battaglia svoltasi durante la Grande Guerra. Lungo il percorso ci si imbatte in numerose trincee e buche risalenti alle vicende belliche 1915 -1918.
In Valle
- Sentiero della frutta: il sentiero della frutta parte da località Longore e congiunge gli abitati di Marter e Roncegno, offrendo al visitatore scorci sui frutteti delle colture più tipiche del Trentino, dalle mele ai piccoli frutti. Un percorso che mette in mostra lo scorrere delle stagioni e le attività agricole ad esse legate: divertitevi ad osservare il mutamento della natura insieme a quello delle attività dei contadini!
- Percorso Ville: L’abitato di Roncegno è caratterizzato dalla presenza di numerose ville, edificate dalla borghesia che, a cavallo tra ‘800 e ‘900, soggiornava a Roncegno Terme per beneficiare delle cure termali ma anche delle agiatezze che la rinomata località di villeggiatura offriva! Di fronte ad ogni villa è disposto un pannello che ne racconta la storia.
Novità in arrivo
Biotopo: Il percorso ad anello inizia dal centro del paese e scende, costeggiando il torrente Larganza, lungo i campi da gioco del Centro Sportivo verso il biotopo. La parte di percorso all’interno del biotopo presenta l’importante peculiarità di essere fruibile anche dai portatori di disabilità motorie, dai non vedenti e dagli ipovedenti, e permette di entrare in contatto con esemplari di fauna selvatica che qui vivono o sostano in alcuni periodi dell’anno.
Arte Sella
In Val di Sella, dimora preferita di Alcide Degasperi, si trova un’immensa esposizione a cielo aperto di opere d’arte, tutte realizzate con materiali naturali come foglie, rami, tronchi. Molte di queste opere nel tempo si integreranno con le foreste e la montagna, altre invece verranno custodite in musei o gallerie d’arte. Unione di arte e natura, l’emblema di ArteSella è la stupenda Cattedrale Vegetale, divenuta icona della manifestazione.