Storia delle terme di Roncegno
Nel luglio del 1856 un contadino di Roncegno nota che nel sito della Valle del Diavolo sul Monte Tesòbo, sopra Roncegno, stillavano gocce di acqua rossastra. Dalle analisi di quegli anni si attestano le proprietà curative di quest’acqua ferruginosa e arsenicale e la nascita del primo stabilimento balneare. Da allora si susseguono diverse attività imprenditoriali di gestione delle acque termali fino al 1878 quando, con l’inaugurazione del Grand Hotel Terme, Roncegno diventa una meta di soggiorno e di turismo internazionale. La prima stagione del Grand Hotel Terme, da maggio a settembre, conterà 498 ospiti e più di 10.000 bagni somministrati. In questi anni si sviluppa anche la vendita dell’acqua arsenicale ferruginosa di Roncegno in bottiglia per uso idropinico. L’acqua minerale naturale di Roncegno viene venduta in tutto il mondo in bottiglie ottangolari di color azzurro scuro del contenuto di circa 270 grammi d’acqua con etichetta speciale a stampa nera su fondo giallo. La vendita passò nel giro di 10 anni dalle mille bottiglie alle centomila fino ad arrivare alle trecentomila nei primi anni del ‘900 vendute in tutto il mondo.
Dopo la Grande guerra l’attività termale riparte con successo, ma già prima della seconda guerra mondiale subisce un declino che si conferma tale alla fine del conflitto quando l’Azienda speciale di gestione delle terme di Levico Vetriolo assume la gestione anche della stazione termale di Roncegno. La Provincia Autonoma di Trento nel 1972 assume la proprietà delle Terme di Roncegno ma a questo punto l’attività termale subisce un vero e proprio declino fino all’esaurimento della fonte di Tesòbo che verrà sostituita con l’acqua arsenicale-ferruginosa di Vetriolo dalle stesse caratteristiche curative. Grazie anche a questa fornitura nel 1989 nasce la Casa Raphael, che non sarà solo albergo, ma anche casa di salute dove si seguono i principi della medicina antroposofica, omeopatica, fitoterapica e termale.
Scheda informativa:
Il circuito del Castagno si sviluppa per circa 11 km di lunghezza e 300 m di dislivello articolati in tre anelli.